Celebrazioni per il 125° Anniversario della costituzione dei “Bersaglieri Ciclisti” in memoria del fondatore, Col. Luigi Camillo Natali: un evento significativo che a Macerata ha unito storia, sportività e patriottismo, realizzato con il patrocinio Comune di Macerata, della Provincia di Macerata e della Federazione Ciclistica Italiana, Comitato Regionale Marche.
I Bersaglieri delle Marche celebrano i ciclisti eroi per la Patria e campioni nello sport: ricordato a Macerata il Col. Luigi Camillo Natali, ideatore nel 1898 dei Bersaglieri Ciclisti
Bers. Ten. Carmine Posa, Presidente ANB Sezione Macerata
È stata una giornata speciale quella trascorsa a Macerata, in onore dei Bersaglieri Ciclisti e del loro illustre ideatore di origini maceratesi, il Colonnello Luigi Camillo Natali. Nel 125° anniversario della fondazione della specialità dei Bersaglieri Ciclisti a Parma, grazie all’Associazione Nazionale Bersaglieri, anche il gonfalone della Città di Macerata ha reso omaggio alla gloriosa ma poco nota tradizione di questa specialità, all’invidiabile coraggio dei fanti/ciclisti piumati che con grande abnegazione hanno contribuito alla storia dell’Italia unita, nonché all’impareggiabile caratura sportiva dei tanti campioni che solo i bersaglieri hanno saputo regalare al ciclismo.
La cerimonia commemorativa si è svolta al mattino di sabato 28 ottobre 2023 presso il Cimitero di Macerata, un luogo carico di storia e significati, alla presenza dei bersaglieri delle sezioni ANB di Ancona, Macerata, Civitanova Marche, Montecassiano, Potenza Picena e Montelupone, Osimo. Diverse autorità civili e militari hanno preso parte a questo evento emozionante insieme alle associazioni combattentistiche e d’arma. Oltre al Sindaco Sandro Parcaroli e al Presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani, che hanno portato i saluti della città, non sono mancate alte rappresentanze del Comando Militare Esercito Marche, del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra e dell’Associazione Nazionale Carristi d’Italia.
Il momento di ricordo pubblico di Natali si è aperto con il saluto e l’intervento del Sindaco e la toccante allocuzione del Presidente dell’Associazione Nazionale Bersaglieri di Macerata, il Bers. Carmine Posa. La presenza del Presidente Regionale dei Bersaglieri, Bers. Ing. Giuseppe Lucarini, e del Vice Presidente Nazionale giunto da Roma, il Generale di Brigata Nunzio Paolucci, ha conferito un carattere ancor più solenne e partecipato all’evento. Il cerimoniere regionale dei Bersaglieri Col. Nicola Ciccarelli ha quindi fatto affluire e schierare labari e bandiere presso la tomba della famiglia Natali. In un momento commovente, sulle note del SIlenzio fuori ordinanza sono stati resi gli onori ed è stata deposta una corona di alloro.
Dopo l’omaggio a Natali, i partecipanti si sono spostati presso la Domus San Giuliano per un’interessantissima conferenza storica realizzata con il contributo della Fondazione Carima e il patrocinio della Provincia di Macerata, del Comune di Macerata, della Federazione Ciclistica Italiana – Comitato regionale Marche. Sono stati esplorati la storia, i valori e l’eredità dei Bersaglieri Ciclisti: dall’eroico Enrico Toti, icona di patriottismo, primo atleta paralimpico e soldato volontario con handicap della storia. E via via fino a Francesco Moser, passando per campionissimi come Felice Gimondi, Ottavio Bottecchia, Carlo Oriani, Gianni Bugno, Gianbattista Baronchelli … a Macerata sono stati ricordati tutti! Nella sala conferenze l’emozione si è fatta tangibile fra il pubblico, quando sono risuonati i loro nomi, le immagini sullo schermo, persino animate in alcuni filmati d’epoca recuperati dal bersagliere simpatizzante Mauro Radici che ritraggono le loro imprese, osannate persino da una testimonianza grata di Alberto Sordi.
Muovendo dall’intuizione di Luigi Camillo Natali, il Generale di Brigata Nunzio Paolucci, attuale Vice Presidente dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, già direttore dello storico Museo dei Bersaglieri di Porta Pia, ha ripercorso la vicenda dei bersaglieri ciclisti, abili atleti ancor prima di soldati che hanno fatto storia e sono diventati leggenda. Fondamentale è il contributo dei bersaglieri allo sviluppo dello sport ciclistico in Italia e numerosissime le onorificenze e decorazioni al valore militare ottenute sui campi di battaglia.
Dalla prima compagnia di bersaglieri ciclisti nata nel 1898 dal Tenente Natali, dimostrando l’importanza della bicicletta nell’esercito, agli addestramenti rigorosi che miravano a formare soldati capaci di usare la bicicletta in modo veloce e preciso (100 km al giorno a una velocità media di 15 km/h, con mezzi e strade inimmaginabili oggi), le bici vennero perfezionate per l’uso sul campo di battaglia, diventando pieghevoli, resistenti e in grado di trasportare attrezzature militari. I bersaglieri ciclisti contribuirono in modo significativo allo sviluppo dello sport ciclistico in Italia, con competizioni come la Roma-Napoli-Roma e il primo Giro d’Italia. Nel 1907 fu costituito un battaglione ciclisti sperimentale che partecipò a competizioni ciclistiche; dal 1909 fu costituito un battaglione ciclisti per ciascun reggimento bersaglieri. Furono introdotti modelli specifici prodotti dalla Bianchi che anticipavano le innovazioni delle moderne mountain bike, rendendole adatte al trasporto e alle esigenze dell’esercito. Durante la Prima Guerra Mondiale, i battaglioni ciclisti furono impiegati sul fronte, dimostrando il loro valore con numerosissime decorazioni. Dopo la guerra, furono sciolti e poi ricostituiti in sei dei 12 reggimenti bersaglieri. Nel 1936, i battaglioni ciclisti furono gradualmente sostituiti dalle compagnie motocicliste, e l’uso delle biciclette perse importanza. Tuttavia, il Generale Paolucci ha sottolineato anche l’importanza di ricordare figure come Enrico Toti, un bersagliere ciclista, come esempio di dedizione patriottica, tenacia e sfida costante ai propri limiti.
Il Presidente Carmine Posa della Sezione ANB di Macerata, ha espresso gratitudine a Paolucci per aver condiviso aspetti poco conosciuti dei bersaglieri ciclisti con un’esposizione semplice ma coinvolgente, ricordando il fatto che i bersaglieri hanno ispirato l’impegno nel volontariato.
Il Presidente Regionale ANB, Ing. Giuseppe Lucarini, ringraziando la Sezione di Macerata per l’organizzazione di un incontro diverso dai soliti raduni commemorativi e apprezzando il contributo del Generale, ha notato un collegamento tra il ciclismo, la velocità e il mito futurista della macchina. Ha menzionato anche la continuità della tradizione dei bersaglieri ciclisti, in particolare nel Terzo Reggimento Bersaglieri di Milano, che fino agli anni ’60-’70 ha formato atleti famosi come Gimondi e Moser.
Dopo un apprezzamento per l’accoglienza ricevuta, il Presidente Marche della Federazione Italiana Ciclismo dott. Lino Secchi ha quindi parlato del legame tra il ciclismo e i bersaglieri grazie anche all’incontro inaspettato con l’amico Fabio Sciamanna, presente in sala: un bersagliere che è stato anche ciclista. Condividendo la sua esperienza personale come ex militare e come dirigente sportivo, Secchi ha enfatizzato come il ciclismo sia un’attività che abbassa le barriere sociali e promuove la solidarietà tra le persone, sottolineando il fattore squadra per vincere e come questo sport insegni importanti lezioni di vita, come il rispetto delle regole, l’acquisizione di abilità organizzative e la gestione dei momenti difficili. Parlando del ciclismo come mezzo di crescita personale, Secchi ha menzionato il fatto che i giovani che praticano questo sport sviluppano una mentalità positiva, sanno gestire le sfide e pianificare il loro futuro, facendo riferimento anche all’effetto motivante che l’entusiasmo della folla ha sugli atleti durante le gare. Infine, ha ricordato il ciclismo come un’opportunità per esplorare il territorio, promuovendo il cicloturismo sostenibile e l’importanza di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sicurezza stradale per i ciclisti. Il suo intervento si è chiuso sottolineando il ruolo formativo e sociale del ciclismo, illustrato da una toccante lettera dei genitori di un giovane ciclista, sottolineando così l’importanza di continuare il suo impegno volontario nella Federazione Ciclismo.
Mauro Radici
Simpatizzante Bersagliere
TUTTE LE FOTO IN ALTA RISOLUZIONE ALL’INDIRIZZO:
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